lunedì 20 agosto 2012

Agenzia di Protezione Civile, inutile carrozzone. E nel cratere i disagi per gli sfollati si aggravano




di Davide Vitiello -  Segretario Giovani Democratici del Molise

E’ giunto il momento di porre al centro dell’attenzione e della riflessione  politica il ruolo dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, istituita con legge regionale n. 12 del 30 Aprile 2012, al fine di valutare, per il prosieguo della ricostruzione, la reale utilità di una (sovra)struttura che appare sempre più come l’ennesimo, inutile carrozzone funzionale alla gestione clientelare delle risorse pubbliche. L’Agenzia, sorta in conseguenza della cessazione dello stato di criticità post – sisma decisa dal Governo Monti, è stata istituita con enorme e colpevole ritardo, senza una approfondita valutazione circa la sua reale necessità e senza alcun coinvolgimento, in particolare dei comuni.
E’ evidente che l’Agenzia regionale di Protezione Civile, stante il superamento della fase di criticità e il ritorno al regime ordinario, non ha alcuna ragione di esistere, dato che il peso della ricostruzione è stato di fatto scaricato sui comuni, in particolare sugli uffici tecnici degli stessi, con ulteriore appesantimento delle incombenze, a fronte della notoria carenza di personale che si registra negli enti locali. Ha senso dunque oggi, nel ripristinato regime ordinario, parlare di Agenzia se a circa quattro mesi dalla sua istituzione, la ricostruzione fisica e materiale non solo non ha fatto alcun passo in avanti ma di fatto appare bloccata ? anche la prevista assunzione di un così elevato numero di professionisti ( 218 ), le cui procedure di selezione rischiano di bloccarsi sia per l’incongruenza dei bandi, sia per le numerose istanze ( seimila ) pervenute, rischia di penalizzare centinaia e centinaia di giovani in possesso delle necessarie capacità professionali, colpevoli, loro malgrado, di non aver prestato servizio negli anni passati, e fino allo scorso 30 Aprile, all’interno degli uffici COC dei comuni o nella struttura commissariale della Regione.
 Le numerose istanze di partecipazione alle selezioni per i vari profili professionali vanno interpretate come fattore positivo e non come elemento di intralcio, per cui occorre favorire la massima partecipazione, evitando eventuali escamotage ( come quello di indire le selezioni in un’unica data ) tesi ad escludere e a non valutare.
Qualsiasi organismo, per essere utile e funzionale alla ricostruzione, deve avere un raccordo diretto, continuo e condiviso con i comuni, al fine di tutelare gli interessi delle comunità rappresentate. Al contrario l’Agenzia continua a tacere sulle gravi problematiche sociali ed economiche connesse alla ricostruzione che tanti problemi stanno creando ai cittadini, quali:
-           perdita del contributo per l’autonoma sistemazione, canone mensile che fino al 30 Aprile scorso è stato riconosciuto ai nuclei familiari che hanno avuto le proprie case danneggiate dal sisma, nuclei composti in larga misura da anziani con ridotte capacità di reddito;
-          mancato rimborso del 50 per cento degli importi di spesa necessari per la fornitura di energia elettrica alle casette in legno, così come dispone la legge regionale n. 19 del 23 Novembre 2010. Bisogna tener conto che le famiglie che alloggiano nei moduli abitativi provvisori sono costrette a pagare all’Enel bollette esose di importo superiore alle  pensioni percepite;
-          pesanti sanzioni erogate dall’Agenzia delle Entrate ai cittadini che risiedono nelle casette in legno a causa del mancato accatastamento delle stesse.
 E’ il caso di dire, oltre al danno la beffa !!!

E’ auspicabile che i comuni siano messi nelle condizioni di strutturarsi adeguatamente, anche favorendo forme associative o di collaborazione tra gli stessi per far fronte all’attività di ricostruzione, al fine di dare risposte concrete e immediate ai cittadini che attendono, a distanza di dieci anni, di rientrare nelle proprie abitazioni.  Non è tollerabile, a maggior ragione in un momento come questo di gravi difficoltà sociali ed economiche per il Paese, la creazione nel Molise di una tale mastodontica struttura, di cui peraltro non sono chiare funzioni e competenze, che finirebbe inevitabilmente per sottrarre notevoli risorse, altrimenti destinate alla ricostruzione, per il proprio mantenimento. Credo che su questo tema, di importanza vitale per i comuni dell’area dell’ex cratere sismico,  debba sostanziarsi a breve un impegno concreto e convinto da parte delle forze politiche e sociali della Regione, che oggi viene profuso dai singoli consiglieri regionali che con le loro azioni, pur apprezzabili, non possono da soli arrestare il cammino dell’Agenzia.

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